La solitudine è recentemente balzata all’attenzione degli studiosi in conseguenza dei convincenti risultati di alcuni importanti studi longitudinali, che ne hanno
delineato l’impatto sulla salute e sulla qualità della vita delle persone. Tali risultati hanno stimolato la necessità di una migliore conoscenza del fenomeno e
delle sue conseguenze su diversi gruppi di età e di genere. Il 15 gennaio 2018, il governo di Theresa May ha deciso di istituire un ministero per combattere la
solitudine nel Regno Unito. La necessità è nata da una serie di riscontri provenienti da enti nazionali, ma soprattutto dal rapporto della Commissione
Cox, che ha evidenziato come piu’ di 9 milioni di cittadini britannici si sentano spesso o sempre soli. La mancanza di relazioni, contatti e opportunità di
informazione rendono questa popolazione particolarmente esposta alle morbilità di tutti i tipi, con costi sanitari rilevanti, calcolati dalle Cooperative di
Consumo (CO-OP) in circa 3,5 miliardi di sterline all’anno. Altri governi hanno formalmente avviato iniziative per aiutare i cittadini soli e isolati. Questa
presentazione è particolarmente dedicata al problema della solitudine negli anziani; quest’ultimi rappresentano il segmento più fragile della popolazione generale; quindi, combattere l’isolamento emotivo e sociale che frequentemente provano nel corso della vita può avere un impatto positivo sul carico di malattie cui sono sottoposti, migliorandone la qualità di vita. L’opera di sensibilizzazione sul problema della solitudine per la salute e il benessere di un individuo appare oggi di fondamentale importanza. È necessario intraprendere azioni a diversi livelli per contrastare le conseguenze della solitudine.