La diffusione dell’infezione da SARS- Cov-2 ha determinato un grosso impatto in termini di qualità di vita e benessere psicologico sulla popolazione.  toccando in particolar modo coloro i quali vivono in strutture residenziali, tra cuigli anziani non autosufficienti. Le residenze per anziani sono rimaste per lungo tempo chiuse ai contatti con l’esterno e solo da giugno sono ripresi i contatti con i familiari attraverso appuntamenti settimanali.  La fondazione OIC  si è dunque interrogata sulle  modalità attraverso le quali garantire il mantenimento di soddisfacenti livelli di qualità di vita degli ospiti in un momento di lontananza fisica dei familiari e di sospensione delle attività educative di grande gruppo.

Si è proceduto dunque anzitutto a  raccogliere i bisogni e desideri degli anziani, in questo periodo emergenziale, attraverso la somministrazione dell’intervista Quality Via (Cantarella, Borella & De Beni, 2019), strumento già utilizzato in precedenti progetti per la valutazione della Qualità di Vita nella fondazione OIC. La somministrazione delle interviste è stata condotta dal gruppo degli psicologi della Fondazione, coordinati dal Dott. Alessandro Copes. Le sedi OIC  coinvolte sono state 9 (Asiago, Carmignano, Mossano, Nazareth, Oderzo, Pio XII, S Chiara, Treviso, Vedelago), raccogliendo le “voci” di 203 anziani.  Le analisi priliminari su tali dati, condotte dalla Dott.ssa Alessandra Cantarella, stanno fornendo risultati interessanti soprattutto se confrontati con quelli rilevati nel 2019 in periodo pre-emergenziale